I consulenti filosofici ed esperti in pratiche filosofiche iscritti all’associazione Daimon (autoregolamentata ai sensi della legge 4 gennaio 2013) sono professionisti che basano la loro attività sul dialogo, accogliendo chi a loro si rivolge. I consulenti con la saggezza che hanno acquisita nello studio della filosofia sanno accogliere chiunque senza giudicare e rispettandone la singolarità. Sono specialisti che, nel percorso di  formazione, hanno acquisito la capacità di avere una visione d’assieme del singolo, o del gruppo, e del mondo in cui si vive.

 

La finalità di un incontro di consulenza filosofica individuale o di pratiche filosofiche di gruppo è di accogliere i racconti e le tonalità emotive di ogni singolo ospite e consultante, rielaborandoli insieme.

Il dialogo con i nostri professionisti ha come finalità sviluppare nell’ospite un’autocomprensione e l’accettazione del proprio modo di essere, liberando così risorse e possibilità.

Questa relazione dialogica non ha un fine educativo, è un’esperienza che rafforza nel consultante la possibilità di scegliere in piena libertà.

In questo percorso di accompagnamento vengono utilizzate le pratiche dialogiche, la maieutica socratica, l’approccio fenomenologico, l’ermeneutica filosofica e la riflessione esistenziale, ricercando l’empatia e l’autenticità.

Le modalità di attuazione delle attività del consulente filosofico – in presenza e/o in remoto – sono:

  • Pratiche filosofiche individuali
  • Pratiche filosofiche di gruppo
  • Pratiche filosofiche di comunità

Destinatari delle attività del consulente sono:

  • individui
  • gruppi
  • comunità
  • aziende
  • strutture sanitarie
  • istituti penitenziari e di esecuzione penale esterna
  • istituti di istruzione e scuole
  • altri enti che si vogliano avvalere di percorsi di pratica filosofica

I campi di applicazione privilegiati possono essere:

  • Problemi esistenziali (il senso della vita, la morte, la malattia, l’amore, la famiglia, la felicità)
  • Problemi decisionali (lavoro, studi, affettività, matrimonio)
  • Problemi religiosi (di fede, coerenza, accoglienza, diversità)
  • Problemi etici e morali (la giustizia, la libertà, la cittadinanza attiva)
  • Difficoltà di relazione e di comunicazione